Sale pubbliche e attività politiche, culturali, sociali.
Egregio direttore,
leggo con interesse larticolo di Enrico Giaccone sui circa i prezzi della sale del palazzo della Provincia.
Lamministrazione tenta ovviamente di non avere deficit, mentre associazioni, gruppi, circoli e anche i partiti poveri non sono in grado di pagare le cifre previste dal nuovo regolamento.
Torno su una proposta, di buon senso, presentata molti anni fa, quando si discuteva sul finanziamento pubblico ai partiti.
E giusto che vengano dati soldi alle casse dei partiti, spesi poi quasi interamente per il funzionamento interno (sedi, funzionari, campagne elettorali)?
Non sarebbe più opportuno, al contrario, spendere la maggior parte di questi fondi per dare a chiunque intenda svolgere attività politiche, culturali, sociali… strumenti, strutture, mezzi per le loro attività? Penso a sale, spazi per affissioni gratuite, su radio e Tv locali e sui giornali, strumenti per stampare…, tutto quanto serve, non solamente ai partiti, ma anche e soprattutto a circoli, associazioni della società civile per creare e far crescere forme di confronto e di partecipazione.
La scelta dellamministrazione provinciale, per quanto tecnicamente comprensibile, mi pare andare in direzione opposta.
Sergio Dalmasso
(fu consigliere regionale)